Gonzaga di Mantova. Corte Dinarella il tutto per diventare il tuo posto

Maggiolone giallo cabrio, musica di Bob Marley, attorno a noi si alternano sfumature di verde, giallo e marrone dei campi arati e coltivati mentre sopra di noi il cielo è color carta da zucchero.

Prima di visitare la proprietà una sosta nel centro di Gonzaga, un piccolo centro rurale della Pianura Padana a metà strada tra Mantova e Reggio Emilia che diede il nome a una delle famiglie italiane più illustri del rinascimento. C’è sempre qualcosa da scoprire e la cucina e il vino della zona non tradiscono mai.

Oggi sono curiosa di fare la visita, amo molto gli antichi casali di campagna e mi piace vedere come sono state recuperate.

Le mie aspettative non vengono deluse e percorso il vialetto di accesso mi aspetta un’imponente casa di mattoni d’argilla su due piani in cui spiccano delle imposte verde petrolio.

Un ingresso pedonale lastricato e fiancheggiato da ortensie multicolor ci conduce al portone in legno a doppio battente finemente ristrutturato in piacevole contrasto con la soluzione in vetro e ferro della porta che permette di avere luce naturale alla reception.

Già perché a piano terra è stato sapientemente ricavato un B&B con delle accoglienti ed ampie stanze da cui si può ammirare la vista perdifiato nella pianura, dotate di caminetti e bagni en suite e un ampio spazio cucina per potersi sbizzarrire.

Al primo piano, con accesso da una scala interna, troviamo l’appartamento padronale. Tre grandi camere letto, un’ampia cucina, il cuore della casa nella tradizione delle famiglie rurali e due caldi ed accoglienti salotti riscaldati da antiche stufe in terracotta dei primi del novecento. Facciamo un ultima rampa di scale ed eccoci in soffitta un ulteriore grandissimo spazio da disegnare e pensare.

Questo podere è un perfetto connubio tra antico e moderno, in cui il ristrutturato si fonde con il recuperato in un accogliente armonia che ti fa sentire subito a casa.

Attorno al casale principale formando un quadrato con al centro il pozzo si sviluppano altri 3 fabbricati quello che io chiamo il casalino una costruzione su due piani che potrebbe diventare la dependance con 2 o più unità abitative, la vecchia colombaia e un ulteriore fabbricato attualmente utilizzato a deposito e ricovero attrezzi.

Le possibilità di utilizzo sono molteplici, ci vedrei bene un attività ristorativa magari utilizzando gli spazi esterni per matrimoni e cerimonie in puro roof style, o ampliare il B&B con altre stanze a tema o bilocali nel casalino, o la creazione di spazi per laboratori didattici magari con l’aggiunta di animali tipici della fattoria.

Per chi ama la campagna questa proprietà ha già tutto ciò che uno può desiderare le stelle alla finestra le coccinelle sull’albero e la bottiglia di vino bianco in frigo, basta solo un po’ di fantasia per trasformarla nel vostro luogo di vita e di passione.